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Dal 10 al 13 aprile 2025 il Comune di Budrio e il territorio della città metropolitana di Bologna sono il palcoscenico della dodicesima edizione del Festival Internazionale dell’Ocarina, manifestazione che celebra lo strumento-simbolo del patrimonio culturale budriese e la comunità musicale e sociale che ne ha perpetuato la tradizione artigianale e la memoria musicale, incantando generazioni di appassionati e professionisti di tutto il mondo. Tra i protagonisti di quest’anno, accanto agli ocarinisti da tutto il mondo, come Chisato Nakahara  e Asaka Shirai, con il nome de Fiori di Hiroshima, l’Aurora-N Ocarina Trio, la cosplayer americana Goosaphone, il celeberrimo Gruppo Ocarinistico Budriese (G.O.B), ensemble di riferimento di importanza storica, e gli special guest di grande risonanza, tra cui Elio, Vincenzo Capezzuto e Soqquadro Italiano, i Modena City Ramblers e Godblesscomputers.

La manifestazione - con il coordinamento artistico del critico e studioso musicale Pierfrancesco Pacoda -  è realizzata per il secondo anno consecutivo da Fondazione Entroterre in co-progettazione con il Comune di Budrio, con il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna in collaborazione con ATER Fondazione, Egea, G.O.B., Associazione Diapason APS, Associazione culturale Il temporale. Con  il sostegno di Banca di Bologna. Sponsor del festival è Pizzoli. La produzione inaugurale della manifestazione in prima nazionale al Festival, Elio in Le sottilissime astuzie di Bertoldo, con la partecipazione di Elio, Vincenzo Capezzuto e Soqquadro Italiano e del Gruppo Ocarinistico Budriese e la produzione dello spettacolo Godblesscomputers feat. l’Ocarina Elettronica sono realizzate grazie al finanziamento L.2/2018 della Regione Emilia-Romagna.

Queste le dichiarazioni della Sindaca Debora Badiali “Budrio torna ad essere la capitale dalla musica e dell'ocarina, con artisti e turisti che riempiranno il paese con la loro curiosità, la loro energia e la loro passione.

Per prima cosa ringrazio Fondazione Entroterre che per il secondo anno consecutivo ci ha aiutato a riprendere questa tradizione, il loro prezioso supporto e la loro esperienza nel settore rappresentano un valore aggiunto nell'organizzazione di un festival di questo tipo.

Un respiro internazionale, ma supportato anche dalle associazioni e realtà locali che credono in questo progetto e contribuiscono a mantenere viva la tradizione.

Un festival internazionale quindi, non solo nel nome, ma anche nell'essenza, persone da tutto il mondo che arrivano a Budrio accomunate da un unico filo conduttore, la musica come linguaggio universale di socializzazione e di inclusione, che crea un melting pot di culture unico.

Infine uno sguardo al programma che anche quest'anno si dimostra di altissimo profilo, che quest'anno oltre a confermare i migliori ocarinisti al mondo, e con orgoglio voglio sottolineare che tra questi troviamo anche le nostre eccellenze budriesi, vedono la presenza anche di artisti di primissimo livello che daranno vita a dalle contaminazioni che non vedo l’ora di ascoltare.

Ci vediamo a Budrio!”

Claudio Borgianni, presidente di Fondazione Entroterre racconta: “A due anni dal primo intervento di Entroterre, osservando la ricchezza e la pluralità di intenti espressa dal Festival Internazionale dell’Ocarina, possiamo affermare con certezza di aver messo in campo le nostre migliori risorse per perseguire l’obiettivo originario: dare nuovo impulso e vitalità al patrimonio culturale budriese dell’ocarina; obiettivo raggiunto grazie allo strumento della co-progettazione, adottata in questo caso in sinergia con il Comune di Budrio, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, la collaborazione di ATER Fondazione e il coinvolgimento di una vivace comunità di artisti, quest’anno arricchita dalla presenza di grandi star del panorama musicale. Per Entroterre la co-progettazione è diventata un autentico metodo di lavoro che ci permette di raggiungere il nostro intento: quello di affiancare le PA, le realtà del terzo settore e gli sponsor supportandole e potenziando le competenze e i contenuti già presenti sul territorio, affinché possano esprimersi al massimo delle loro possibilità. Nel caso dell’ocarina, ci siamo lasciati conquistare da questo strumento e dalle sue straordinarie potenzialità. Così, negli ultimi due anni, le attività di riscoperta, valorizzazione, attualizzazione, divulgazione e trasmissione del suo patrimonio musicale, strumentale e culturale si sono sviluppate in una progettualità articolata e integrata, oggi centrale nel cuore della Fondazione, a cui abbiamo dato il nome di Ocarina Factory, Solo attraverso un impegno condiviso e un legame profondo con il territorio potremo garantire a questo strumento il futuro che merita, permettendogli di esprimere appieno il suo straordinario potenziale in termini culturali e di benessere sociale, quale vero e proprio strumento a servizio di una efficace politica di welfare culturale”.

“Questo piccolo strumento” precisa Pierfrancesco Pacoda “racconta una storia (...) che racconta un luogo dove sono state coltivate manualità, capacità artigianali, inventiva e creatività che hanno solcato gli oceani per poi tornare a Budrio, nella pianura emiliana. L’edizione 2025 dell’Ocarina Festival di Budrio è una tappa instabile, in movimento, di una geografia ridisegnata, dove centro e periferia, metropoli e piccoli borghi, intrecciano le proprie fluide identità sonore”.

Quattro giorni di programmazione musicale e culturale - più di 100 gli artisti presenti provenienti prevalentemente da Italia, Corea, Giappone, Cina, Germania, Francia, Inghilterra e Irlanda, Stati Uniti d’America, oltre 50 gli eventi,  10 le location con concerti, mercatini, corsi e attività outdoor, per celebrare la storica tradizione dell’ocarina, strumento inventato a Budrio nel 1853 da Giuseppe Donati, che ebbe anche l’idea nuova e vincente di costruire una famiglia di ocarine grandi e piccole intonate tra di loro. Queste furono utilizzate dal 1863 in poi dal primo Gruppo Ocarinistico Budriese, tutt’oggi in attività e tra i protagonisti assoluti del festival, che ebbe un enorme successo nei maggiori teatri europei, proponendo brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche. 

Il ricco programma si articola in 6 sezioni:  Oca-Live, i grandi concerti dal vivo in teatro a Budrio e Casalecchio, con ospiti di levatura nazionale e internazionale, Ocarinando, i progetti che vedono le giovani leve affiancare i big dell’ocarina, Oca-Buskers, con i concerti dei gruppi dilettantistici nelle piazze, Oca-tour,ovvero le visite guidate alla scoperta delle origini dello strumento e dei luoghi da cui ha preso il volo per conquistare il mondo e Oca-edu, con un vasto assortimento di laboratori, corsi e una conferenza dedicata al mondo dell’ocarina dal titolo Oltre il folklore al Museo della Musica di Bologna, momenti di approfondimento e studio con i laboratori musicali e di danze per grandi e piccini e Oca Party, il grande finale con musica e danze, partecipate dal pubblico sul palcoscenico.

Per l’apertura e la chiusura, il festival ha scelto artisti che hanno fatto la storia degli ultimi decenni della musica italiana: Elio, il cantante, compositore, polistrumentista,  ormai da 40 anni personaggio amatissimo del mondo musicale italiano e i Modena City Ramblers, da oltre 30 anni “cantastorie moderni e rocker popolari”, che mescolano il rock con il folk irlandese e celtico, creando il genere del ‘combat folk per raccontare le vicende dell’Italia e del mondo, con particolare attenzione ai temi dei diritti, dell’ambiente e della giustizia sociale.

E’ quindi l’esuberanza di Elio che giovedì 10 aprile inaugura il festival al Teatro Consorziale di Budrio con la prima nazionale de Le sottilissime astuzie di Bertoldo,  in replica venerdì 11 al teatro Laura Betti di Casalecchio: una fiaba musicale tra storia e musica che alterna comicità e musica del ‘600 rivisitata in maniera creativa. Con lui in scena, il settimino di ocarine del Gruppo Ocarinistico Budriese e l’ensemble crossover Soqquadro Italiano, capitanato dal cantante e danzatore dall’irresistibile charme, Vincenzo Capezzuto. Lo spettacolo è prodotto da Fondazione Entroterre in collaborazione con ATER Fondazione, grazie ai fondi della L.2/2018 della Regione Emilia-Romagna (progetto Reboot).

Ugualmente di appeal, Ocarina Legends from the world, l’iconica serata internazionale, un incontro di culture e suoni da tutto il mondo, con uno straordinario concerto in cui sei formazioni di ocarinisti provenienti da ben tre continenti si esibiscono per celebrare la magia dell’ocarina. Un’esperienza che intreccia tradizione e modernità, dando vita ad una fusione unica di suoni e melodie, storie e culture ( venerdì 11 aprile,  Teatro Consorziale di Budrio ).

Tra i concerti, anche il concerto di Gala, dal titolo  Gran Gala dell’Ocarina, che vede protagonisti il Gruppo Ocarinistico Budriese - attuale G.O.B. -, gruppo che perpetra la tradizione musicale più che centenaria, che ha legato per sempre il nome di Budrio a quello dell’ocarina e l’Orchestra Giovanile BenTIVoglio, una realtà oramai consolidata nel tempo di un gruppo di allievi e insegnanti della Scuola di Musica Il Temporale di Bentivoglio, che nella formazione sinfonica comprende un’ottantina di ragazzi dai 10 ai 25 anni; insieme in un repertorio che spazia dai grandi autori classici fino ai più noti compositori contemporanei (sabato 12 ore 21.00, Teatro Consorziale di Budrio)

Un incontro quanto mai inaspettato, ma colmo di sorprendenti armonie, quello proposto da Lorenzo Nadalin, in arte Godblesscomputers, e Fabio Galliani del G.O.B, dal titolo Godblesscomputers feat. l’Ocarina Elettronica la musica elettronica e l’ocarina insieme per incarnare lo spirito dell’ormai iconico Party del Festival dell’Ocarina (sabato 12 ore 23,00, Torri dell’acqua di Budrio).

Nei giorni del festival, è inoltre possibile ascoltare, ogni giorno, in orari e luoghi diversi (sotto il Voltone adiacente a Piazza Filopanti, in Piazza Antonio da Budrio, nella Sala ottagonale delle Torri dell’acqua) gruppi di ocarinisti di ogni livello ed età, appositamente arrivati da ogni parte del mondo, esibirsi con performance eterogenee e multicolore, in performance dal sapore estemporaneo: sono gli Oca-Buskers.

E’ il Teatro Consorziale di Budrio ad ospitare, a chiusura della dodicesima edizione del Festival Internazionale dell’Ocarina,il concerto dei Modena City Ramblers. Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, i Modena City Ramblers giungono a Budrio con il progetto Appunti Resistenti, un tour che vede protagoniste le canzoni che nella ultratrentennale carriera la band ha dedicato al tema della lotta di Resistenza e ai valori dell’Antifascismo, oltre che quattro nuovi brani che rappresentano un nuovo capitolo del percorso artistico ispirato a queste tematiche, così legate all’identità dei “Ramblers”. Non mancano, naturalmente, i cavalli di battaglia che infiammano le platee d’Italia e non solo (domenica 13 ore 17).

Due i momenti di studio per approfondire l’interessante mondo dell’ocarina: una tavola rotonda dal titolo Oltre il Folklore Budrio e l'ocarina. Le culture popolari come linguaggio della contemporaneità, moderata da Pierfrancesco Pacodaal Museo della Musica di Bologna (11 aprile) e una conferenza su L’Ocarina in Sud America, ieri e oggi, un viaggio alla scoperta dell'ocarina e della sua diffusione in Sud America con il musicista Eduardo Ghell (Torri dell’acqua di Budrio, domenica 13).

Grazie alla sezione Ocarinando, con i concerti di giovani solisti e di musicisti di maggior esperienza, e con le attività della linea Oca-Edu, ovvero i laboratori, ragazzi e adulti hanno la possibilità di approfondire la conoscenza dell’ocarina e non solo. Ocarina for beginners è, infatti, il workshop rivolto a chi desidera avvicinarsi allo studio dell’ocarina partendo dalle nozioni fondamentali (domenica 13, Torri dell’Acqua, Budrio), stessa cosa con il Laboratorio musicale per bambini, dedicato ai bambini dagli 8 agli 11 anni, che culmina con una visita guidata al museo dell'ocarina (gratuito, sabato 12, Auditorium Comunale di Budrio). Quello proposto da Luca Panetti e Asaka Shirai è, invece, dedicato alla cedra, alla sua storia e alle metodologie costruttive del salterio ad accordi (cetra) per approfondire il meccanismo dello strumento, il suo funzionamento, l’accordatura e le tecniche di manutenzione (sabato 12 Torri dell’Acqua). Con Robert Hickman si esplora, invece, la trasposizione coreutica della musica tradizionale irlandese attraverso l’ocarina con il laboratorio su danze irlandesi (sabato 12, Torri dell’Acqua).

L’ocarina, flauto globulare in argilla estremamente versatile, è uno strumento che ha trovato applicazione in diversissimi generi musicali, dal folk al classico, al pop al jazz. Durante il festival, sonorità di ogni tipo, dunque, attraversano, per opera di ospiti nazionali e internazionali, la città di Budrio. La storia più recente vede l’ocarina utilizzata anche nella composizione di alcune colonne sonore, come ad esempio in alcuni film di Sergio Leone, musicati da Ennio Morricone (il più famoso pezzo con ‘intervento’ di ocarina essendo compreso nella colonna sonora del film Il buono, il brutto e il cattivo), oppure in alcuni album musicali come Non al denaro, non all’amore né al cielo di Fabrizio De André, ma anche nella musica colta, come in alcune composizioni di Leoš Janáček e György Ligeti.

L’iniziativa rientra tra le attività volte alla riscoperta e alla divulgazione del patrimonio culturale di Fondazione Entroterre, che coraggiosamente prosegue nella sua opera di esplorazione, studio e valorizzazione delle tante ricchezze culturali dei territori, riportandole alla vita per condividere la loro capacità di continuare a ricordarci chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.

Fondazione Entroterre è un Ente del Terzo Settore che crede nella cultura quale pilastro fondamentale di una politica della sostenibilità, in un’accezione globale ed “olistica” – che comprenda la dimensione sociale-con un accento sui diritti e il benessere degli individui- economica e ambientale – e quale motore della rigenerazione e della crescita dei territori.

Modalità operandi è l’ideazione e la condivisione di strumenti creativi, produttivi, di formazione, di orientamento e informazione, analogici e digitali, a sostegno dello sviluppo e della competitività delle realtà culturali del terzo settore, dello spettacolo, della formazione.

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Ultimo aggiornamento: 08-04-2025, 17:19