Cos'è
Uno sguardo gestionale per chi come Canali di Bologna ogni giorno cura, difende, distribuisce le acque nei canali artificiali della nostra città, non basta. Necessario è volgere lo sguardo alla diffusione della sua storia, dimenticata, ma affascinante e profondamente identitaria per Bologna. Unica è infatti la scelta, in epoca medioevale, agli albori delle rinascite delle città, per necessità, di portate acqua in città dal fiume Reno e dal torrente Savena attraverso due chiuse e un reticolo di oltre 60 chilometri di canali artificiali che ancora scorrono sotto i nostri piedi e che alimentano il Canale Navile. Su di essi una articolata presenza di mulini ha reso fino alla fine dell’Ottocento la nostra città ricca e prospera; senza questa infrastruttura Bologna non avrebbe potuto avere la stessa fortuna economica, sociale e culturale che ha avuto. Per questo bisogno di narrare la storia e l’attualità dei canali di Bologna nasce nel 2019 l’Opificio delle Acque. Centro Didattico Documentale, sulla vestigia di una grande pellacaneria del Seicento. Ma ragionare sull’acqua non poteva escludere l’arte, visionario strumento di analisi, di comunicazione, di strategia e di bellezza.
Partecipare per il quarto anno ad Art City Bologna, quest’anno in collaborazione con Spazio Lavì, e con il Comune di Budrio coinvolgendo artisti sul tema dell’acqua ci permette di intrecciare riflessioni diverse, utili, non banali, sull’acqua elemento primario per la vita ma anche simbolo di connessioni profonde tra natura, industria, territorio e le sue terribili trasformazioni climatiche.
Il titolo di questa mostra Aquae Utiles, di Lidia Bagnoli, tratto da un verso del Cantico delle Creature in cui San Francesco cita per primo l’utilità dell’acqua: ”Sor acqua, la quale è multo utile,et humile, e casta...” coglie in tutta la sua forza l’aspetto “gestionale” del raffinato lavoro quotidiano della mano dell’uomo, per una volta non distruttiva, ma curativa del territorio e dei suoi bisogni. Le opere di Lidia Bagnoli partono da questo concetto di utilità dell’acqua, non solo come risorsa naturale, ma anche come elemento centrale nella vita urbana e industriale; esplorando questa visione attraverso le acque che scorrono nei canali di Bologna e il loro rapporto con le macchine e i processi industriali l’acqua diventa un motore invisibile che anima e modella lo spazio e l’ambiente umano. La sua pittura trasforma e amplifica la realtà, le attrezzature industriali si elevano a vere e proprie architetture, in cui la forza del paesaggio industriale si fonde con una dimensione più intima e personale. Le installazioni invitano lo spettatore a una riflessione sulla forza e sulla bellezza dell’acqua, ma anche sulla sua ambivalenza come risorsa e come metafora di scambio tra uomo e natura.
Il progetto si modula in un allestimento site-specific nei suggestivi spazi dell’Opificio, un luogo dal forte valore simbolico e storico, e nello spazio antistante le Torri dell’ Acqua di Budrio che ospitano grandi e piccole opere, alcune realizzate in dialogo con le struttura stesse. In questo modo Aquae Utiles non è solo una mostra, ma un percorso sensoriale e concettuale, un invito a meditare sull’acqua come fonte di vita e come simbolo di trasformazione, in grado di unire il passato industriale con il futuro immaginato dall’arte.
Milena Naldi
Canali di Bologna Cultura
A chi è rivolto
Per tutti
Tipo evento
Evento culturale » Manifestazione artistica » Mostra
Luogo
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Gratuito
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Organizzatore
Ultimo aggiornamento: 28-01-2025, 09:07